Manlio Giarrizzo (1896 - 1957)

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Manlio Giarrizzo (Palermo 1896 - Milano 1957) è stato un pittore italiano. Nacque tra le strade di Palermo, in una famiglia di artisti. Suo padre, Carmelo,fu colui che per primo insegnò a Manlio le corde del mondo artistico. Frequentò l'Istituto d'Arte di Palermo, affinando le sue capacità e imparando ad esprimersi attraverso vari mezzi. Terminati gli studi, passò a lavorare presso l'azienda di mobili Ducrot, dove ricoprì il ruolo di direttore tecnico per oltre un decennio. Durante questo periodo, si è anche dilettato con la scultura e l'architettura, ma fu la sua passione per la pittura a trasparire davvero. Manlio esordì come pittore nel 1925 alla Primaverile d'Arte Siciliana, mostra d'arte organizzata dal Gruppo di Artisti Indipendenti. I suoi primi lavori furono fortemente influenzati dal realismo magico di Felice Casorati e dallo stile metafisico di Carlo Carrà, con paesaggi e figure femminili.

Tuttavia, man mano che progrediva negli anni '30, il suo stile si è evoluto in un approccio più controllato e volumetrico, con un'attenzione particolare al colore e all'inquadratura non convenzionale. Nel 1934 Manlio iniziò ad insegnare all'Accademia di Belle Arti di Palermo, dove insegnò arti decorative per due anni. Si trasferì poi a Napoli nel 1937 per assumere l'incarico di Professore di Scenografia all'Accademia di BB.AA. Fu a Napoli che Manlio trovò veramente il suo posto come artista, immergendosi nella vibrante scena artistica della città e affinando le sue tecniche. Al termine della seconda guerra mondiale, Manlio subì una significativa trasformazione artistica. Abbandonò i temi e i metodi delle sue opere precedenti e iniziò ad esplorare l'arte astratta, traendo ispirazione dai movimenti d'avanguardia del XX secolo. Questa sperimentazione lo portò a produrre opere nello stile di Picasso, Klee e dei futuristi. Purtroppo, il percorso artistico di Manlio fu interrotto quando morì improvvisamente il 13 giugno 1957.

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